Il sito archeologico di Pompei riaprirà il 27 aprile, dopo l’ultima chiusura di questi mesi, nelle modalità già attuate nelle precedenti aperture.
L’accesso al sito sarà possibile dal martedì alla domenica nei consueti orari estivi (Pompei 9,00 - 19,00 con ultimo ingresso 17,30), con giorno di chiusura il lunedì fino al 7 giugno 2021.
Dopo aver esplorato nelle ultime settimane la molteplicità degli attrattori di cui le isole di Ischia e Procida dispongono a mare e a terra, Isole verdi, il corso di formazione per operatori turistici promosso dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, è approdato di conseguenza ad un approfondimento delle attività di marketing che quelle peculiarità del territorio potrebbero e/o dovrebbero promuovere.
Tanto familiare, eppure ancora percepito come lontano dalla nostra quotidianità. Il tema della biodiversità, più volte evocato in Isole verdi, il corso di formazione per operatori turistici promosso dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, è stato protagonista assoluto del primo incontro con Nino Martino, docente di master sulle aree naturali protette e il capitale naturale all’università La Sapienza di Roma e direttore tecnico di Aigae, l’Associazione italiana guide ambientali ed escursionistiche.
In attesa di diventare Capitale della Cultura nel 2022, nella prossima estate Procida avrà il suo nuovo Museo civico, adeguato al valore delle testimonianze archeologiche che vi troveranno sede. Tutto frutto degli scavi archeologici condotti a Vivara, protagonisti dell’incontro di ieri di Isole Verdi, il corso di formazione per operatori turistici promosso dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno.
Il rapporto tra uomo e ambiente naturale, con le sue molteplici implicazioni e in relazione al tema nodale della tutela della biodiversità, è stato al centro del secondo incontro con Nino Martino, esperto di aree protette e direttore tecnico di Aigae (Associazione italiana guide ambientali ed escursionistiche), nell’ambito di Isole verdi, il corso di formazione per operatori turistici promosso dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno.
Un’esplorazione a volo d’uccello tra i luoghi, i secoli e le epoche. Tra innumerevoli avvenimenti, collegamenti, riferimenti. All’interno delle isole di Ischia e Procida e tra le due isole vicine, anche nella storia, di cui hanno condiviso alcune pagine, pur mantenendo caratteristiche spiccatamente peculiari, che connotano le rispettive identità.
La materia è vasta, il campo d’indagine amplissimo. Nella loro lunga storia, Ischia e Procida hanno accumulato un patrimonio culturale considerevole, che ogni epoca ha contribuito a formare, tramandandolo sempre incrementato a quella successiva.
È un periodo meno conosciuto della storia di Ischia, di cui di solito sono in evidenza altre fasi, più antiche o più moderne.
Al grande e vario patrimonio di biodiversità a terra e a mare, le Isole Flegree accompagnano anche un non meno rimarchevole patrimonio culturale, di cui sono parte integrante le testimonianze storico-archeologiche custodite dal mare e solo in parte riportate alla luce.
È stato il filo conduttore di tutti gli incontri proposti finora da Isole Verdi, il corso di formazione per operatori turistici promosso dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno.
Dopo il viaggio nella cultura del vino, l’isola contadina con le sue peculiarità, tradizioni e colture è stata protagonista del secondo incontro dedicato al “Paesaggio, agricoltura eroica e prodotti tipici” di Isole Verdi, il corso di formazione per operatori turistici promosso dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno.
È un elemento fondamentale del paesaggio, o meglio, dei paesaggi ischitani. Nella sua diffusione in Italia, la colonizzazione greca dell’isola ha avuto un ruolo determinante. Per secoli è stata la coltivazione prevalente in un territorio quasi esclusivamente dedito all’agricoltura.
Può essere un’esperienza affascinante, coinvolgente, appagante. E anche terapeutica. Camminare nella natura è sicuramente un’occasione di benessere fisico e mentale, ma il beneficio che se ne può trarre è strettamente legato alla disponibilità a mettersi in connessione con l’ambiente che ci accoglie e con gli organismi animali e vegetali che lo popolano e contribuiscono alla sua armonia.