La sorgente sotterranea non cessa mai di consegnarla generosamente al mare. Ancora gelida, come emerge dal ventre della terra nella grande grotta, l’acqua dolce si mescola a quella salata, trasferendole la sua freschezza. Un fenomeno naturale che rende unico quel tratto di mare, protetto dalla baia incorniciata di verde, regalandogli anche il nome che condivide con gli altri elementi distintivi del luogo: Infreschi

9d CAMEROTA porto infreschi DSC 1045 Un angolo di paradiso ben noto ai naviganti di ogni epoca, che in quella baia trovavano un accogliente approdo naturale e preziosa acqua dolce per proseguire il viaggio verso nord. Come Enea, secondo la leggenda, e le navi romane, secondo la storia. Nel cuore dell’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta, la seconda del Cilento blu, più piccola dell’altra situata a nord, con i suoi 2332 ettari a mare, a cui corrispondono quattordici chilometri di costa dalla Torre dello Zancale nel Comune di Camerota a Punta Spinosa nel Comune di San Giovanni a Piro. Istituita nel 2009, come l’altra del golfo di Salerno, anche l’Amp affacciata sul golfo di Policastro è gestita dall’Ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. 

Quella che accompagna a terra l’Area Marina è una costa selvaggia e incontaminata di alte falesie a picco sul mare.  Meritevole anch’essa, per il suo raro valore naturalistico, di una speciale tutela, riconosciuta da un Sito di Interesse Comunitario. La natura calcarea delle rocce chiare, con i tipici fenomeni di erosione che le si accompagnano, hanno creato nel tempo un’armoniosa alternanza di piccoli promontori, insenature con spiagge di grande bellezza e baie, che rappresentano altrettanti approdi naturali. 

 

Le grotte

Baia Infreschi9Altro fenomeno carsico che concorre a qualificare il paesaggio, è la presenza di numerose grotte che si aprono al livello del mare, in parte sommerse e raggiungibili solo in barca. La grande Grotta degli Innamorati, che si apre sul promontorio dello Zancale dominato dall’omonima torre quadrangolare e la famosa Grotta di Alabastro amata dai subacquei, che deve il nome alle concrezioni di quel minerale presenti nel grande ambiente subaereo a cui si accede dall’ingresso sommerso. E poi, ancora, la Grotta della Cattedrale, la Grotta Azzurra di Camerota che nella Cala Fortuna intercetta un raggio di luce dal mare traendone un’ammaliante colorazione azzurra, la Grotta del Pozzallo con la spiaggia, e la Grotta del Noglio, caratteristica per la forma di teschio e le grandi stalattiti marroni.

Tutti antri utilizzati dall’uomo fin dalla Preistoria, che di quelle frequentazioni hanno conservato tracce importanti: focolari, utensili, ossa di animali e gusci di molluschi e ossa umane, appartenenti all’uomo di Neanderthal. Anche se dei crani rinvenuti nel 1960, per alcune loro caratteristiche, fecero immaginare il ritrovamento di una specie sconosciuta di ominide, a cui venne dato il nome di homo camerotensis, ipotesi poi smentita da ulteriori studi. 

Senza dimenticare la Grotta degli Infreschi, con la famosa sorgente di acqua fredda. Un’altra particolarità dell’Area Marina Protetta sono proprio le sorgenti d’acqua dolce a diretto contatto col mare, alcune di acqua fredda, altre di acqua calda, frutto di fenomeni di vulcanesimo secondario, legate alla natura vulcanica degli strati più profondi della roccia carbonatica evidente. Tra tutte, oltre alla sorgente degli Infreschi, la Sorgente di Santa Caterina, che sgorga dalla roccia emersa dal mare color smeraldo, offrendo un colpo d’occhio di rara bellezza.

E tra le meraviglie di questo habitat incontaminato, come non evidenziare la piscina naturale degli Iscolelli?Baia Infreschi7

 

Le aree di maggiore tutela

Baia Infreschi5Non c’è il Flysch nei fondali di questa parte del Cilento, dove la natura calcarea delle falesie a mare dà vita a fondali di coralligeno ricchi di una grande diversità biologica: spugne, madrepore, gorgonie, melobesie, serpule, briozoi, ascidie, crostacei e numerose varietà di pesci.

È tra la Torre di Cala Bianca e la Torre degli Infreschi, compresa Punta Iscolelli o Punta Falconara al limite nord del Golfo di Policastro, che si etende la zona A di riserva integrale. Una porzione minima dell’Area Marina, appena 32 ettari, ma talmente “strategica” e pregevole dal punto di vista biologico, da garantire un efficace “effetto riserva” in tutta l’area circostante. Merito dell’estesa prateria di Posidonia che accoglie tante specie.

Come i rari molluschi Dizoniopsis micalii, Monophorus thiriotae, Raphitoma laviae, Parvioris ibizenca e la vacchetta di mare Discodoris atromaculata. E poi sarago maggiore, dentice, corvina, cernia e altre specie ittiche.

Non rientra nella zona A, ma per la pregevolezza del suo ambiente marino è stata ritenuta meritevole di una tutela molto rafforzata la zona B+ , che corrisponde alla Baia degli Infreschi con relativa grotta. A meritare una salvaguardia speciale, oltre alla grotta con la sua sorgente, è la vasta prateria di Posidonia, dove, nella parte più a levante di Porto Infreschi si registra ancora una significativa presenza di Pinna nobilis, il più grande bivalve del Mediterraneo a rischio di estinzione, che probabilmente è la parte sopravvissuta di un assai più vasto campo delle cosiddette “Nacchere”. In quell’area è vietata qualunque attività, comprese le immersioni subacquee anche accompagnati, fatta eccezione per la balneazione. Non a caso la piccola spiaggia degli Infreschi, assolutamente deliziosa, è stata incoronata negli ultimi anni come la più bella d’Italia.Baia Infreschi10

 

Baia Infreschi2La Costa della Masseta

A  sud della Baia  degli Infreschi si estende la Costa della Masseta, che dà anch’essa il nome all’Area Marina Protetta. Un tratto di costa, che si prolunga fino al porto di Scario, caratterizzato da magnifiche spiagge di ciottoli bianchi incuneate tra rocce coperte da una folta vegetazione di macchia mediterranea e ulivi e percorse da antichi sentieri e mulattiere. Sono raggiungibili dal mare, color smeraldo e trasparente, la Spiaggia del Marcellino, nota anche come Spiaggia dei Francesi, la Spiaggia della Resima e la Spiaggia dei Gabbiani.

Le altre zone dell’Amp

Dalla Punta Zancale fino alla Punta dell’Omo-Cala dell’Inferno si estende la zona B di riserva generale, che circonda tutta la Zona A e si prolunga oltre, inglobando anche la zona B+. 

Ancora più esterna è la più ampia zona C di riserva parziale, che tutela il tratto di mare tra Punta Zancale e Punta del MonacoBaia Infreschi11

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