L'isola che non c'è. Quasi confusa con la costa del continente, a cui è collegata da sempre, la quarta e sconosciuta delle Isole Flegree.

La più piccola con il suo mezzo chilometro di diametro. E la più vicina alla terraferma, a cui un ponte la collega dal 1936, tanto da non essere più percepita come isola. Di origine vulcanica, come le più lontane Ischia, Procida e Vivara, Nisida s’innalza dal mare davanti a capo Posillipo con la sua caratteristica forma circolare di antico cratere, sprofondato parzialmente a mare a sud-ovest, dove si trova l’insenatura di Porto Paone. A Nisida era la villa dove Lucullo teneva i suoi proverbiali feste e banchetti e la villa dove Bruto ordì la congiura contro Cesare e dove riparò dopo le Idi di Marzo. Era in origine la villa della regina Giovanna II il primo nucleo del castello fortificato in età angioina e poi, nel XVI secolo, inserito dal vicerè don Pedro de Toledo nel sistema di difesa del golfo di Napoli e delle isole dalle incursioni barbaresche. In epoca borbonica fu bagno penale per i prigionieri politici e con l’Unità d’Italia, invece, vi furono detenuti i funzionari borbonici. Sede del Penitenziario minorile, Nisida non è visitabile.