Con il suo movimento lento, circolare, ininterrotto, l’asino copriva chilometri su chilometri senza allontanarsi dalla sua postazione sotto il sole, compagno fedele dall’alba al tramonto.
E’ una terra vulcanica prodiga di doni, quella ischitana.
Palazzi, vicoli, contrade, monumenti come i Torrioni, e scorci architettonici, contribuiscono a conferire al flos, il fiore dell’isola, Forio, una inconfondibile identità.
Il clima è quello dell’alta collina, un po’ continentale, se si resta in vetta al Monte Epomeo, la cima dell’isola (788 metri),
Per estensione, è il secondo Comune dell’isola e conserva una fisionomia agricola di fascino indiscutibile.
Il più piccolo per superficie tra i Comuni isolani si distende sulla sottile striscia di costa punteggiata dal notissimo scoglio tufaceo dalla forma di un Fungo, ed è uno degli approdi ideali per la nautica.
La località dove è nato il termalismo curativo si è evoluta come polo del diportismo nautico grazie allo sviluppo delle infrastrutture portuali:
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