Partendo dal borgo marinaro di Pioppi si costeggia il lungomare arrivando al così detto “Porto del Fico”, uno dei porti velini appartenenti alla Kora di Velia, sito alla foce del fiume Mortelle.

PozzoQui inizia il verde sentiero che segue il letto del fiume, ricco di vegetazione, attraverso un zig-zag sulle rocce che affiorano dall’acqua, in alcuni punti protetto da imponenti pareti di rocce stratificate, tipiche del Flysh geologico del Cilento. In breve tempo si raggiunge la fine del sentiero, guardando una piccola cascata che alimenta una vasca carsica conosciuta come Pozzo dell’Uva nera , probabilmente per via della folta presenza del “Capelvenere”, una felce tipica degli ambienti umidi e ombrati che, quando appassisce, assomiglia a grappoli di uva nera. Anticamente, le donne cilentane raccoglitrici di lino si recavano in questo luogo per la prima fase di lavorazione del raccolto, che consisteva nel mettere a bagno in acqua stagnante il prodotto per ammorbidire la fibra. Questa vasca era nota ai locali anche come “pozzo del diavolo”, per scoraggiare i più piccoli che nel gioco  ne ignoravano il pericolo, sottovalutando la profondità del punto centrale, che si riteneva superasse i due metri.

Dettagli Tecnici:

Partenza: ore 9,00 porto Del Fico a Pioppi.

Difficoltà: (facile/medio)

Lunghezza: 8.7km, percorso andata e ritorno.

Tempo di percorrenza: 4 ore circa;

Quota max: 84m s.l.m.; 

Dislivello: 84m

Equipaggiamento : scarpe tecniche da trekking (l'utilizzo di altra tipologia di scarpe precluderà la partecipazione per questioni di sicurezza), bacchette da trekking (consigliate), abbigliamento comodo a strati, giacca o gilet anti-vento, cappello/occhiali da sole e almeno 1litro e mezzo d’acqua per persona, indumenti di ricambio da portare con se o da tenere in auto (consigliati), costume per chi volesse al termine della passeggiata fare un bagno presso la piccola spiaggetta del Fico.

 
GUIDA AMBIENTALE - Fernanda Quaglia
<< Amo la natura e la tradizione contadina!!! I miei nonni spesso mi portavano con loro tra l’uliveto e il vitigno di famiglia in collina, a raccogliere asparagi, origano selvatico, mio nonno era un conoscitore di piante e uno stimato innestatore e quando giro tra le colline cilentane per me è come rivivere l’infanzia ad ogni passo. >>
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