Al via la terza edizione di Storiæ, archeologia e narrazioni
La storia torna a essere protagonista della scena culturale con la terza edizione del festival “Storiæ, archeologia e narrazioni” (che sostituisce la precedente denominazione di “Arkeostoriæ”), che si svolgerà a Ischia dal 29 agosto al 5 settembre prossimi.
Un programma fitto di incontri, conferenze, presentazioni di libri, tavole rotonde, mostre, visite guidate, laboratori, spettacoli daranno vita ad un Prologo dell’iniziativa che nel mese successivo si dovrebbe consolidare in un'altra serie di interessanti e compositi eventi. "Il soggetto resterà la Storia nelle sue varie articolazioni, angolazioni, letture e interpretazioni multidisciplinari e, soprattutto, nei suoi diversi protagonismi e nelle sue svariate soggettività", chiarisce l'archeologa Alessandra Vuoso, ideatrice e coordinatrice del festival promosso dal CEiC - Centro etnografico campano/Istituto di studi storici e antropologici, ente culturale ischitano riconosciuto dalla Regione e ONG consulente dell'UNESCO per il patrimonio culturale immateriale.
Come suggerisce il dittongo lasciato nella denominazione del festival, la Storia delle storiografie, quella dei trattati, delle battaglie e delle decisioni dei potenti viene integrata dalla pluralità delle Storie che affollano le memorie della gente comune e delle comunità periferiche. Sono storie molteplici, spesso tramandate in forma di racconti e di rappresentazioni. Una ricchezza di fonti e di motivi inesauribili, che intendono riproporre la Storia come patrimonio comune al quale riferirsi come una risorsa per il nostro futuro. Un festival, dunque, che racconta e legge il passato come materia utile al divenire di tutti noi.
Si tratta di un messaggio indirizzato soprattutto a quella significativa minoranza di giovani che intrattenendo con la storia (in specie con la materia scolastica) un cattivo rapporto restano impigliati in quelle crisi identitarie che li costringono a vivere in un eterno presente: senza storia e senza futuro. Il contributo che il Festival intende offrire su questi piani operativi, grazie anche alla collaborazione che vorrà offrire l’Istituzione scolastica, resta prioritaria.
Nel programma di Storiæ, archeologia e narrazioni sono ben presenti iniziative rivolte ai giovani e ai bambini con laboratori, workshop, spettacoli, visite guidate, presentazioni di libri per ragazzi come “Le isole sorelle” di Carolina e Michela Malgieri, una “storia del magico incontro fra l’uomo e la natura” ambientata nelle isole di Ischia e Procida. Del resto il ruolo svolto dalle isole (minori) nella Storia è il tema dominante in questa edizione del Festival, le cui trame di incontri e di approfondimenti con studiosi e ricercatori hanno lo scopo di contribuire ad esplorare territori storici poco conosciuti: in questa sezione del Festival vanno segnalati almeno gli incontri con Paolo Giulierini (noto direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ore 19:00 del 30 agosto all'ex Carcere di Ischia), e quello con il famoso storico dell’età moderna Luigi Mascilli Migliorini (parlerà delle isole di Napoleone, alle ore 17:30 del 1 settembre sempre all’ex Carcere di Ischia). All’interno del programma di Storiæ, archeologia e narrazioni, la sezione “Charta Canta” presenta le opere editoriali di carattere storico pubblicate da case editrici e da istituti di ricerca. Intorno ai libri di recente uscita si confrontano scrittori e giornalisti, saggisti, storici e archeologi come il direttore dell’Istituto internazionale di studi pompeiani Umberto Pappalardo (che parlerà del suo libro dedicato a Schliemann a Napoli, edito da Francesco D’Amato editore) o come l’archeologa Laura Del Verme, autrice di un piacevolissimo saggio sulle professioni di cucina nell’antica Roma, evento accompagnato dalle interpretazioni in chiave contemporanea di alcune ricette antico-romane elaborate dal noto chef Giancarlo Lo Giudice. Uno spazio è anche riservato all’approfondimento dei temi legati ad alcuni importanti anniversari che ricorrono quest’anno, con ospiti che raccontano e riflettono criticamente su fatti e personaggi.
Segnaliamo l’appuntamento con gli archeologi Tsao Cevoli e Lidia Vignola, che parleranno del Partenone e del mito delle isole greche in occasione dell’anniversario dell’indipendenza della Grecia (1821). Altra interessante novità di questa terza edizione del festival è che in questo Prologo vi sono eventi organizzati in collaborazione o in partenariato con altre associazioni (come A.I.Par.C. associazione italiana dei parchi culturali) e manifestazioni come il festival InChiostro, che si svolgerà a Forio in settembre. Molto importante, inoltre, è la sezione "Gli Spazi della Storia", dove sono proposti diversi percorsi in vari luoghi dell'Isola alla riscoperta del passato, percorsi commentati da guide turistiche ed escursionistiche professioniste. "Sono visite guidate utili alla riscoperta del contatto diretto con la storia e con le sue testimonianze, con quei luoghi più significativi dell'Isola che rappresentano il patrimonio culturale locale e che rinnovano la vivezza della nostra memoria storica", sottolinea la coordinatrice del festival Alessandra Vuoso.
Non mancano nel programma gli eventi che concretizzano lo spirito seriamente giocoso con cui la storia può essere interpretata, documentata, narrata. Riproposti in una cantina di Buonopane ('U Scilatur) da Denis Trani e Agostino Iacono nel corso di una "tavolata", saranno le storie e i canti che nelle cantine e secondo gli orditi della espressività tradizionale si scambiavano i gruppi conviviali in epoca pre-turistica. Anche questa, una parte poco nota di una Storia che vuole essere sempre più inclusiva.
Sabato 7 agosto alle ore 19.00 appuntamento con “Discover Campania” nei giardini di Villa Arbusto per un meeting che celebra meraviglie del mare e della cultura
“Il meraviglioso mondo dei cetacei nel Canyon di Cuma”, è questo il titolo dell’evento che celebra il mare e la cultura dell’Isola Verde, in programma per sabato 7 agosto alle ore 19.00 nei giardini di Villa Arbusto. L’appuntamento è organizzato da “Discover Italia”, società specializzata che si occupa della valorizzazione e promozione del turismo culturale nella regione Campania, in occasione del trentennale di attività di “Oceanomare Delphis”, l’associazione che ha ottenuto risultati di rilievo internazionale nello studio di delfini, capodogli e balene che popolano il mare tra l’isola d’Ischia e la costa flegrea, nella zona D dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno.
Per l’occasione, saranno proiettati dei contributi filmati realizzati da “Discover Italia” per incentivare, sul piano divulgativo, la conoscenza del santuario dei cetacei nel canyon di Cuma, quale sintesi dell’affascinante lavoro che l'associazione svolge per identificare e monitorare le diverse popolazioni di cetacei, aggiornando nel tempo i dati che le riguardano. Un’idea che esalta, tra l’altro, non solo sul piano simbolico, l’importanza e le connessioni del Museo dei cetacei e del Museo archeologico, che condividono gli spazi prestigiosi del complesso della settecentesca Villa Arbusto.
«Abbiamo trascorso un’intensa giornata sul veliero “Jean Gab” con gli esperti e i volontari di “Delphis” – spiegano Anna Parlato e Isabella Marino, rispettivamente fondatrice e direttrice di Discover Campania – condividendo con loro l’emozione della ricerca e dell’avvistamento di delfini e capodogli sul canyon sommerso di Cuma. Quell’esperienza, assolutamente da vivere, abbiamo voluto raccontarla per immagini così come il lavoro di ricerca e di documentazione che il gruppo di lavoro di “Oceanomare Delphis” svolge quotidianamente con attrezzature d’avanguardia. Nonostante la sua importanza, il santuario dei cetacei è ancora una realtà misconosciuta del nostro mare e “Discover Campania” si propone proprio di valorizzare le peculiarità meno note del territorio campano, a terra e a mare».
Sarà la presidente di “Delphis” Barbara Mussi a descrivere il progetto di ricerca dell’associazione, lo stato di salute delle popolazioni individuate e studiate nel trentennio (compreso il rarissimo delfino comune) e le esigenze di tutela di un prezioso patrimonio naturale dagli equilibri costantemente a rischio.
Dopo il fantastico successo ottenuto due anni fa, quando conquistò un posto d’eccellenza assoluta nel panorama enologico mondiale, l’azienda di Ischia «Cenatiempo Vini» di Pasquale Cenatiempo, continua a mantenere un ruolo di prestigio nel comparto, certificando la leadership della produzione campana e, in particolare, della Doc Ischia nella variegata filiera italiana.
GIOVEDI 8 LUGLIO SUL PALCO SALIRA’ L’ORCHESTRA GIOVANILE SANITANSAMBLE DI NAPOLI CON IL SUO MESSAGGIO DI SPERANZA E RESILIENZA
Terzo appuntamento in cartellone per la stagione sinfonica del Teatro Greco dei Giardini La Mortella di Ischia. Giovedi 8 luglio alle ore 21.00 la Fondazione William Walton è lieta di accogliere l’Orchestra Giovanile Sanitansamble di Napoli uno straordinario progetto musicale e sociale attivo dal 2008. Nato nel rione Sanità, il progetto da più di un anno ha esteso il suo intervento anche nel popolare quartiere Forcella. Queste due aree del centro storico napoletano, spesso associate a storie di degrado e marginalità, sono ricche di un patrimonio storico-artistico di straordinaria importanza, ma sono soprattutto abitati da tantissimi ragazzi, un vero patrimonio di umanità che merita sostegno, fiducia e valorizzazione. Reduce da una recente applauditissima esibizione al programma TV Italia’s Got Talent l’Orchestra Sanitansamble, diretta dal Maestro Paolo Acunzo, porterà ad Ischia un messaggio di speranza e resilienza dimostrando come la musica possa cambiare la vita in meglio.
Ispirato al metodo didattico de El Sistema venezuelano di Josè Abreu, l’Associazione si ricollega anche alla tradizione dei quattro Antichi Conservatori Napoletani, che sin dal Cinquecento assolvevano al compito etico-sociale di accogliere i piccoli disagiati, per offrire loro una formazione musicale di alto livello, inserendoli in tal modo nel fiorente mondo produttivo della musica e del teatro del tempo, e creando al tempo stesso una civiltà della musica napoletana esportata in tutto il mondo.
La musica ha un linguaggio universale ed è uno straordinario veicolo per la formazione di giovani che vivono in aree di disagio sociale. L’orchestra è come una piccola società, suonare insieme è un’occasione di gioia ma anche di crescita personale, un modo per imparare i valori fondamentali del vivere civile, apprendere il rispetto degli altri, la condivisione, la solidarietà, le regole e la disciplina.
Al concerto di Giovedi 8 luglio l’orchestra presenterà un repertorio di musiche classiche, napoletane e venezuelane, sotto la direzione del Maestro Paolo Acunzo, direttore d’orchestra e musicista napoletano dalla carriera internazionale ed il cuore grande, che segue il Progetto Sanitansamble in veste di Direttore Musicale.
Nel corso della serata verrà proiettato un breve video, tratto dal film Sistema Sanità - le pietre scartate di Andrea de Rosa e Massimo Pistolesi, che illustra lo spirito e la forza di questa iniziativa attraverso le parole di un giovanissimo componente dell’orchestra.
Inoltre verrà letta, dall’attrice Valentina Minzoni, la favola inedita "Il futuro del villaggio", scritta da una ragazza, Saya Hetfield, del carcere minorile di Nisida per il progetto Favolette – favole lette, della Fondazione Giancarlo Siani Onlus: un progetto volto a promuovere la lettura ad alta voce, come strumento di formazione per i bambini, producendo audiolibri di favole inedite. La Fondazione Giancarlo Siani Onlus, dedicata alla memoria del giovane cronista ucciso dalla camorra nel 1985, si impegna in attività sociali per diffondere tra i giovani la cultura della legalità e della giustizia sociale.
Una serata ricca di emozioni, all’insegna della solidarietà, dell’impegno e della partecipazione. Un evento, fortemente voluto dalla Fondazione Walton, che esalta il ruolo della musica e della creatività come potenti strumenti di inclusione e che ricorda a tutti come si possa operare nel sociale per essere motori di cambiamento.
Per assistere ai concerti, la Fondazione Walton comunica che in ottemperanza alla normativa per il contenimento del Covid-19, i posti disponibili al Teatro Greco sono in numero ridotto e distanziati, ed è necessaria la prenotazione nominativa. Per info sulle disposizioni e per le prenotazioni: www.lamortella.org
Giardini La Mortella
Tel: +39 081-986220
www.lamortella.org
Per l'iniziativa "Vesuvio@motion" é stato inaugurato, alla presenza delle Istituzioni, il Centro culturale dedicato all'area vesuviana, nato grazie alla sinergia tra gli Enti del territorio.
Promosso dalla Regione Campania, nasce il Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, inaugurato alla presenza del Presidente Vincenzo De Luca, del Presidente dell’ Ente Parco Nazionale del Vesuvio Agostino Casillo, del Presidente della Fondazione Cives/MAV Luigi Vicinanza, del Direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'INGV Francesca Bianco e del Sindaco del Comune di Boscoreale Antonio Diplomatico.
Ancora una conferma di prestigio per l'Area Marina Protetta di Punta Campanella.
Un favo appena costruito dal lavoro frenetico di migliaia di api su una roccia nel giardino pieno di fiori di un albergo di Forio. La proprietaria se ne accorge e si preoccupa di salvare le api, chiedendo l’intervento di un esperto.
È arrivato anche per il 2021 l’atteso responso della Fee, Foundation for Environmental Education, la fondazione che, secondo puntuali e rigorosi criteri di qualità, valuta le spiagge, i territori comunali e gli approdi che si distinguono per la sostenibilità della loro gestione, per la purezza delle acque, per i servizi, la cura e la sicurezza garantiti ai turisti e per la loro accessibilità.
La Campania ha dato ancora una buona prova, piazzandosi al secondo posto nella graduatoria nazionale, seconda solo alla Liguria. Rispetto allo scorso anno, all’elenco si è aggiunta Camerota. Sempre in Cilento è la località che può vantare la maggiore longevità tra le Bandiere Blu campane: è Agropoli, che compare nell’agognata lista da ben ventidue anni di seguito.
Le Spiagge Bandiere Blu:
ISOLA DI CAPRI
Anacapri Faro/Punta Carena, Gradola /Grotta Azzurra
COSTIERA SORRENTINA
Massa Lubrense Baia delle Sirene, Marina del Cantone, Marina di Puolo, Recommone
Piano di Sorrento Marina di Cassano
Sorrento Marina Grande, San Francesco
Vico Equense Bikini, Scrajo Mare, Marina di Vico, Marina di Seiano ovest, Porto, Capo La Gala.
COSTIERA AMALFITANA
Positano Spiaggia Grande, Arienzo, Fornillo
CILENTO
Agropoli Licina, Lungomare San Marco, Torre San Marco, Trentova, Spiaggia libera Porto
Ascea Piana di Velia, Torre del Telegrafo, Marina di Ascea
Capaccio Licinella, Varolato/La Laura/Casina D’Amato, Foce Acqua dei Ranci
Camerota Cala Finocchiara, San Domenico
Casal Velino Lungomare/Isola, Dominella/Torre
Castellabate Lago Tresino, Marina Piccola, Cala Pozzillo/San Marco, Punta Inferno, Ogliastro
Centola Marinella, Palinuro (Porto/Dune, Saline
Montecorice Baia Arena, Capitello, Agnone, San Nicola
Pisciotta Ficaiola, Torraca/Gabella, Fosso della Marina, Petracciaio, Marina Acquabianca
Pollica Acciaroli, Pioppi
San Mauro Cilento Mezzatorre
Sapri San Giorgio, Cammarelle
Vibonati Villammare, Santa Maria Le Piane, Oliveto
I Comuni Bandiera Blu in Campania:
ISOLE
Anacapri
COSTIERA SORRENTINA
Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Sorrento, Vico Equense
COSTIERA AMALFITANA
Positano
CILENTO
Agropoli, Ascea, Camerota, Capaccio, Castellabate, Casal Velino, Centola, Montecorice, Pollica, Pisciotta, San Mauro Cilento, Sapri, Vibonati
Gli approdi Bandiera Blu
ISOLE
Capri Porto turistico
Casamicciola Cala degli Aragonesi
Procida Yachting Santa Margherita
CAMPI FLEGREI
Pozzuoli Sudcantieri
SALERNO
Marina di Arechi
CILENTO
Agropoli Porto turistico
Camerota Marina di Camerota
Casal Velino Marina di Casal Velino
Centola Porto turistico di Palinuro
Pollica Marina di Acciaroli
Dopo il periodo difficile che abbiamo vissuto, è viva in tutti la necessità di tornare all’aria aperta e immergersi nel mondo naturale: visitare un giardino è la chiave per riappropriarsi del rapporto con l’ambiente, del quale abbiamo sentito dolorosamente la mancanza. I Giardini La Mortella, dove cultura, musica, botanica e paesaggio si fondono in una narrazione poetica sempre emozionante, tornano ad aprirsi alle visite per rigenerare gli spiriti ed offrire serenità e contemplazione al visitatore.
Il clima bizzoso delle ultime settimane non ha fermato l’avanzare della Primavera, che si mostrerà in tutto il suo splendore con la riapertura dei Giardini La Mortella Giovedì 13 Maggio. In questo periodo sarà possibile vedere le ultime Camelie tardive, e contemporaneamente assistere alle prime fioriture delle ninfee, che rallegrano con le loro corolle i vari specchi d’acqua del giardino. Si stanno preparando a sbocciare le grandi spighe della Puya berteroniana, una pianta cilena spinosa ed ostica che produce incredibili fiori verde smeraldo, mentre nella parte collinare del giardino la Furcraea longaeva sta innalzando le sue spettacolari infiorescenze alte fino a 5 m, da cui pendono migliaia di fiori a campanella. Le piante del giardino mediterraneo sono nel pieno della loro fioritura: qui sbocciano arbusti spontanei della macchia ischitana – dai cistus alle eriche alle lavande, dall’aglio selvatico napoletano ai gladioli di campo ai papaveri, fianco a fianco con piante che provengono da mondi lontani, dal Sudafrica alla California all’Australia, tutti paesi accomunati da un clima molto simile a quello mediterraneo. Ovunque nel giardino è un tripudio di colori: nell’angolo orientale le foglie novelle degli Aceri giapponesi si schiudono rosse, porpora, verde acido; la grande Wiganda caracasiana, sudamericana, sfoggia enormi trousse di fiori violetti mentre i Metrosideros si accendono con i loro fiori a piumino scarlatti; la insolita Brunfelsia grandiflora si ammanta delle sue corolle che cambiano colore dopo sbocciate: viola quando si schiudono, diventano lilla pallido in seguito, e bianche prima di seccare. Per tale motivo la pianta appare tricolore, e viene chiamata comunemente “ieri, oggi e domani”.
Con la riapertura del giardino, dal weekend del 15 e 16 maggio, alle 17:00, riprenderanno anche - sempre nel rispetto delle norme di sicurezza - i concerti di musica da camera, perché non si perda il senso del profondo legame tra giardino e musica, che costituisce l’essenza stessa dei Giardini La Mortella.
I primi artisti invitati sono Trio Chagall: Violino, violoncello e pianoforte, che eseguiranno musiche di Brahms e Shostakowitch. Il primo concerto Sabato 15 vedrà anche un breve omaggio alla Corona Inglese, per onorare la memoria del Duca di Edimburgo scomparso di recente, un atto dovuto visti i legami della Mortella con il mondo inglese.
Durante questi mesi, nei quali la consueta sosta per la stagione invernale si è prolungata a causa dell’emergenza COVID-19, lo staff dei giardini ha continuato a prendersi cura della collezione botanica e delle strutture ricettive, per garantire ai visitatori la possibilità di esplorare il giardino e scoprirne le innumerevoli fioriture in un contesto controllato e sicuro, in cui tutte le misure di prevenzione sono state osservate.
Lo staff sta completando le vaccinazioni, secondo lo schema di somministrazioni previsto dalle autorità; le strutture del giardino sono sanificate più volte al giorno e sono a disposizione degli ospiti dispenser di gel igienizzante in vari punti.
Il giardino sarà aperto come di consueto nei giorni Martedì, Giovedì, Sabato e Domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18).
La regata riparte dopo lo stop forzato causato della pandemia, la Lega Navale Isola d'Ischia, in collaborazione con il Comune di Forio, organizza questa innovativa regata a cronometro attorno all’isola d’Ischia che rientra tra gli appuntamenti del calendario nazionale della Federazione Vela.
L’8 e il 9 Maggio, seguendo rigorosamente il protocollo FIV di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19, le imbarcazioni navigheranno per 24 ore, cercando di percorrere il maggior numero di miglia possibili intorno all’isola. La particolare formula rende impossibile uscire fuori tempo massimo e dà la certezza degli orari di inizio e fine regata. Come nelle precedenti edizioni, su ogni imbarcazione sarà presente un sistema GPS per misurare l’effettivo percorso.
Un forte entusiasmo traspare dalle parole di Francesco Buono, presidente della L.N.I. di Ischia, che ha dichiarato quanto questa regata, soprattutto quest’anno, rappresenti per l'isola tutta un'occasione di promozione e rinascita. Tanti sono i velisti che hanno risposto al richiamo dell’isola pronti a navigare per 24 ore sono infatti 30 le imbarcazioni iscritte.
Quest'anno, il primo giro della regata sarà dedicato alla vittoria dell'isola di Procida come Capitale della cultura 2022. Con l'ausilio della Lega Navale di Procida, le imbarcazioni, infatti, dopo la partenza nelle acque antistanti la chiesa del Soccorso a Forio, percorreranno un primo giro a forma di otto tra le due isole, per poi proseguire con i consueti e ripetuti giri dell'isola D’Ischia.
La macchina organizzativa della Scheriacup24 aprirà i battenti Venerdì 7 Maggio con l'arrivo dei partecipanti presso il Marina del porto di Forio, dove sarà allestito un blindatissimo villaggio della vela. Sabato mattina, alle ore 12 circa ,sarà dato il segnale di partenza dal Comitato di Regata presieduto dall’Ufficiale di regata Nazionale Marco Tosello.
Per il Presidente di Zona Francesco Lo Schiavo: “ Con la Scheria si riparte con l’altura dopo ben 6 mesi di stop: un'occasione per valorizzare un format di una regata che valorizza le isole minori , da impulso al turismo e soprattutto quest’anno celebra Procida come capitale italiana della cultura per il 2022”
Per tutte il informazioni e i contatti visitate il sito http://www.scheriacup24.it/it/stage/
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Dal 7 maggio “Dodici volti nel volto”, l’installazione dello scultore Christian Leperino
Venerdì 7 maggio 2021 dalle ore 12.00, dopo la presentazione alla Stampa, sarà aperta al pubblico, in orari prestabiliti, la Cripta di San Gennaro del Duomo di Napoli, dove sarà possibile visitare l’intervento dell’artista Christian Leperino, a cura di Alessandra Troncone, realizzato in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono del mese di maggio. Per la prima volta un artista presenta le proprie opere in questo sito, dando vita ad un affascinante incontro tra il luogo sacro e l’arte contemporanea.
Nelle nicchie laterali della Cripta, posizionata sotto l’abside principale della Cattedrale e luogo che conserva le sacre reliquie di San Gennaro, Leperino presenta l’installazione dal titolo Dodici volti nel volto, composta da dodici sculture in gesso che rappresentano i ritratti di altrettanti uomini. I ritratti sono stati realizzati a partire da un laboratorio che ha visto coinvolti alcuni detenuti presso la Casa Circondariale di Poggioreale a Napoli, in un’esperienza di conoscenza del sé attraverso l’esplorazione dei propri lineamenti fisici e della materia.
Questi calchi sono stati poi rielaborati alla ricerca di un’espressività che vuole rievocare grandi artisti e opere d’arte del passato: l’iconografia dell’ultima cena, ma anche la statuaria classica e la scultura ottocentesca di Auguste Rodin e Medardo Rosso, nonché gli effetti chiaroscurali drammatici di Caravaggio. Tali incursioni nella storia dell’arte si mescolano con storie e racconti del presente che hanno come protagonisti i più deboli ed emarginati della società, restituendo a questi volti una dignità quasi sacrale. Il numero delle teste rievoca quello degli apostoli, discepoli di Cristo e pilastri su cui si regge simbolicamente la Chiesa e architettonicamente lo stesso Duomo di Napoli. Dodici sculture di volti il cui sguardo chiede di incontrare lo sguardo della città e rifigurarne un destino tutto ancora da tracciare.
L’installazione è promossa dal Duomo di Napoli e dal Capitolo Cattedrale e ha ottenuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. Resterà visibile al pubblico per tutto il periodo dei festeggiamenti del patrono di Napoli che conducono alle celebrazioni del 19 settembre.
La realizzazione delle sculture è avvenuta tra febbraio e luglio 2020 nella Casa Circondariale di Poggioreale a Napoli, insieme a due gruppi di detenuti coinvolti in un percorso di orientamento formativo per la selezione ad un corso di formazione coordinato dalla prof. Maria D’Ambrosio con il gruppo di ricerca ‘embodied education’ dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, parte di un progetto più ampio voluto dalla Diocesi di Napoli con la sua Pastorale sociale e del Lavoro e realizzato in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Cassa delle Ammende ed il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania, la Casa Circondariale “Giuseppe Salvia” - Poggioreale” (Napoli) e la Regione Campania, e attuato dalla Consul Service.
Christian Leperino, opere e mostre
Christian Leperino (Napoli 1979), pittore e scultore, nella sua ricerca intreccia al tema del paesaggio urbano la riflessione sul tempo, la memoria, le trasformazioni dei luoghi e i destini degli individui che li abitano. Nelle sue più recenti sculture alterna al modellato il calco, traccia di un corpo vivente, di un oggetto, di un frammento d’arte del passato. Materia che assorbe, custodisce e restituisce storie, forme, umori, in un dialogo tra presenza e assenza, miraggi di bellezza e echi della storia. Sue opere sono presenti in collezioni museali e spazi pubblici: Castello Aragonese di Ischia, Museo MADRE Napoli; MMOMA - Moscow Museum of Modern Art di Mosca; IICT di Tokyo; Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Suzzara; Stazione Ferroviaria di Mergellina, Napoli. Tra le numerose esposizioni nazionali e internazionali: Abisso, site specific installation, Castello Aragonese di Ischia (2019); Teratopolis, solo exhibition, Vetrya Corporate Campus, Orvieto (2018-2019); Babel, solo exhibition, Other size Gallery, Milano (2018); The Silk Road. Arte contemporanea tra Oriente e Occidente, Castel dell’Ovo, Napoli (2016), City Layers, Palais Palffy, Vienna (2015); Linee di Confine. La natura, il corpo, le città, Museo Carlo Bilotti, Roma (2015); Writings, IICT-Istituto Italiano di Cultura, Tokyo (2014); Chiaroscuro, solo exhibition, Accademia delle Arti di Mosca e Accademia di San Pietroburgo (2013); Landscapes of Memory, solo exhibition, Museo Archeologico Nazionale di Napoli (2012); 54a Biennale di Venezia, Padiglione Italia (2011); Human Escape, solo exhibition, MAC-Museu de Arte Contemporânea de Niterói, Rio de Janeiro (2010). È docente di ruolo AFAM MIUR per la cattedra di SCULTURA presso l’Accademia di Belle Arti.
Alla fine, anche il Covid è entrato in campo, com’era probabilmente inevitabile riflettendo sulla comunicazione turistica in epoca di pandemia e avvicinandosi, tra tante incognite, il timido avvio dell’ancora più timida stagione turistica 2021. Una questione di stretta attualità e un tema appropriato per l’ultimo degli incontri dedicati al marketing territoriale di Isole Verdi, il corso di formazione per operatori turistici promosso dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno. La relatrice Antonella Tagliabue ha sottolineato l’opportunità di una comunicazione fondata sulla chiarezza, scegliendo i contenuti giusti. Nel caso specifico, la fragilità dell’isola va spiegata, insieme alle implicazioni dell’insularità, che sono al tempo stesso punto di forza e di debolezza del territorio. Altro aspetto da curare è la scelta di chi comunica con la stampa, a seconda delle varie occasioni e dei diversi argomenti. Così, può essere più opportuno farsi rappresentare non da testimonial, ma da persone meno note e con esperienza specifica, perché spesso i migliori testimonial sono proprio dei volti comuni.
I social network
Tema principale dell’appuntamento è stata, tuttavia, la comunicazione attraverso i social network. Tagliabue ha offerto un quadro completo dei numerosi social e della loro diffusione. Resta saldamente al primo posto Facebook, con il 36 per cento, ma You Tube segui da vicino al 35 e Instagram è al terzo posto con il 28, poi Twitter con il 10,8 e via elencando tutti gli altri. Ognuno ha caratteristiche diverse e una particolare funzionalità, in particolare rispetto al marketing turistico. Dunque, la scelta dell’uno o dell’altro deve essere flessibile e legata alla tipologia di clientela che si vuole raggiungere, attivare e tenere fedele. Quindi la domanda a cui si deve rispondere è: dov’è la mia clientela?
Se i giovani sono più presenti su Instagram, ultimamente se ne stanno allontanando, secondo un meccanismo che si attiva sempre quando aumenta la percentuale degli adulti in un social. Comunque, per Tagliabue su Facebook bisogna starci, perché è il più diffuso, il più vario e poliedrico dei social. Instagram è consigliato perché è più facile e incentrato sulle foto, piuttosto che per altri contenuti. Twitter, poi, è consigliabile per lanciare eventi: in quel caso è molto forte.
La rete dei contatti sui profili personali è composta da persone a cui ci legano legami forti (familiari, amici), legami deboli (semplici conoscenti) e legami assenti. Per veicolare informazioni e promuovere un territorio, sono decisivi i “legami deboli”, che vanno curati con costanza.
Tutti i social hanno caratteristiche comuni: consentono di condividere tutti i contenuti, di interagire con gli altri con diversi strumenti, di utilizzare hashtag e gruppi. Secondo il “numero di Dumbar”, la rete sociale di ogni individuo è formata da 150 persone, ma attraverso i social ce ne sono due miliardi con cui si può entrare potenzialmente in comunicazione. E Facebook ha accorciato le distanza di comunicazione tra gli individui.
La disamina dei vantaggi offerti dai vari social è stata molto approfondita e arricchita da diversi suggerimenti da parte dell’esperta su come utilizzarli nel modo più appropriato e proficuo. Altri consigli hanno riguardato le modalità della comunicazione, la qualità dei contenuti, che devono essere anche divertenti e curiosi, la scelta di come e cosa condividere, l’uso dell’ironia. L’esperienza è elemento fondamentale anche della comunicazione con i social.
Le strategie di marketing territoriale devono utilizzare e integrare le varie forme di comunicazione, valorizzando in modo funzionale le caratteristiche di ciascuna. In ogni caso è l’idea che fa la differenza, più che l’investimento economico. E conta la coerenza delle scelte e dei messaggi veicolati con i diversi strumenti.
Tagliabue si è soffermata anche sull’e-mail marketing, che non è meno importante e utile del lavoro di relazione fatto attraverso i social.
Per concludere, Tagliabue ha ricordato che nella comunicazione promozionale vale la regola di essere genuini, generosi e grati. E che valgono sempre i comportamenti più della tecnologia.