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Ormai è uscito dal buio dei secoli e degli scaffali. Disponibile per gli studiosi nella sala che si apre di fianco al busto in gesso di monsignor Onofrio Buonocore, fondatore della Biblioteca Antoniana dalle cui finestre si ammira il Castello Aragonese e penetra pungente l’aria salmastra del mare vicino. La carta fortemente ingiallita dal tempo, con ampie macchie di umidità, indica nella vetustà il suo più evidente valore.
Il suo vero nome non lo sapremo mai. Ma quattro lettere in alfabeto calcidese, scritto da destra verso sinistra, sono state sufficienti a risparmiargli l’anonimato comune alla maggioranza dei suoi colleghi. C’è l’ha fatta, Inos, a sconfiggere l’oblio.
Ferdinando II di Borbone Figlio di Francesco I, nacque a Palermo il 12 gennaio 1810 quando la corte borbonica era in Sicilia a causa dell’occupazione francese di Napoli. Salì al trono del Regno delle Due Sicilie a vent’anni, l’8 novembre 1830, nel 1832 sposò Maria Cristina di Savoia, che morì di febbre puerperale dopo aver dato alla luce l’atteso erede Francesco.
Il patrono dell’isola d’Ischia e compatrono della città di Napoli, nacque con il nome di Carlo Gaetano Calosirto nel borgo di Ischia Ponte il 15 agosto 1654. Figlio di una nobile famiglia residente sul Castello, compì gli studi classici presso gli Agostiniani.
Il primo sovrano aragonese di Napoli, Alfonso di Trastàmara detto il Magnanimo, nacque a Medina del Campo il 24 febbraio 1396. Salito sul trono di Aragona alla morte del padre Ferdinando nel 1416, mentre i fratelli si occupavano di consolidare il controllo della dinastia in Castiglia, Alfonso si fece finanziare dalle Cortes le spedizioni per la conquista della Sardegna e per un tentativo non andato a buon fine di occupazione della Corsica.
Straordinario talento artistico, Giotto di Bondone nacque a Vicchio, nel Mugello, forse nel 1267. Le notizie sui suoi primi anni sono scarne e non è storicamente comprovato neppure che sia stato allievo del grande Cimabue.
Il marchese di Pescara Francesco Ferrante, figlio di Alfonso II d’Avalos, nacque a Napoli nel 1490. Rimasto orfano giovanissimo, fu amorevolmente cresciuto sull’isola dalla zia Costanza, governatrice della Città d’Ischia, tra i protagonisti della storia del Regno di Napoli in quell’epoca di grandi contrasti tra Spagnoli e Francesi per il controllo dell’Italia meridionale.
Una delle grandi poetesse italiane del Cinquecento, personalità di spicco del Rinascimento, amica e confidente di Michelangelo Buonarroti,Vittoria Colonna nacque a Marino nell’aprile del 1490 (o forse 1492).
Profondo conoscitore delle lingue semitiche e orientali, storico delle religioni, Joseph Ernest Renan nacque in Bretagna, a Tréguier, il 28 febbraio del 1823. Rimasto orfano da piccolo, entrato in seminario a quindici anni, se ne allontanò sette anni dopo per proseguire i suoi studi, che lo portarono anche in Italia, per la laurea sull’averroismo.
Il grande drammaturgo norvegese Henrik Ibsen nacque a Skien il 20 marzo 1828, secondogenito di un facoltoso armatore. La fortuna economica familiare tuttavia, subì un durissimo colpo quando Henrik era ancora bambino e gli Ibsen dovettero trasferirsi in una fattoria.
L’Eroe dei Due Mondi era nato a Nizza, già francese, da una famiglia italiana il 4 luglio 1807. Imbarcatosi dapprima come mozzo, con gli anni riuscì a comandare una nave sua e nel 1833 si iscrisse alla “Giovine Italia” di Giuseppe Mazzini. Nel 1834 partecipò a una prima rivolta in Savoia, che fallì, obbligandolo a fuggire, mentre era già stata dichiarata la sua condanna a morte.
A lui si deve la prova storica dell'esistenza di Pithekoussai, della sua preesistenza a Cuma e, dunque, del suo ruolo di culla della Magna Grecia. L’archeologo Giorgio Buchner nacque a Monaco di Baviera l’8 agosto 1914, figlio del famoso zoologo Paule di una pittrice veneziana, che iniziarono a frequentare regolarmente Ischia, andando ad abitare sulla collina di Sant’Alessandro nel 1927.
Appassionato naturalista e ottimo narratore, Jörgen Vilhelm Bergsöe nacque a Copenhagen l’8 febbraio 1835. Laurea in zoologia, una solida preparazione scientifica, si era dedicato allo studio delle tarantole, che aveva pubblicato, e ad approfondire la storia del tarantolismo.
Il principale artefice dello sviluppo turistico dell’isola d’Ischia nel dopoguerra, Angelo Rizzoli, nacque a Milano il 31 ottobre 1889, già orfano del padre che era un ciabattino poverissimo e analfabeta. Perciò crebbe in orfanotrofio, allevato tra i martinitt, dove imparò il mestiere di tipografo.
Prete per vocazione, archeologo prima per caso poi per passione, don Pietro Monti è stato lo scopritore di una miniera di testimonianze e reperti archeologici dall’VIII secolo a.C. fino agli albori del Cristianesimo nel sottosuolo di Lacco Ameno.
Etruscologo di fama, profondo conoscitore dell’Italia antica, collaboratore di lungo corso di Giorgio Buchner, lo scopritore di Pithecusa, David Ridegway nacque ad Atene l’11 maggio 1938. Dopo la laurea in Lettere classiche all’University College di Londra nel 1960, frequentò un corso di specializzazione post-universitario sull’Archeologia europea e mediterranea ad Oxford.
Uno dei maggiori poeti del Novecento, Wystan Hugh Auden, nacque a York il 21 febbraio 1907 in una famiglia borghese. Appassionato di letteratura, frequentò l’università di Oxford, dove fondò un circolo letterario e ampliò notevolmente l’orizzonte dei suoi interessi intellettuali.
Grande e prolifico regista cinematografico, teatrale e di opere liriche, affermato sceneggiatore, portatore di uno stile personale e inconfondibile sul grande schermo che ne ha fatto uno dei capiscuola del Neorealismo, Luchino Visconti di Modrone nacque a Milano il 2 novembre 1906.
L’autore di Colazione da Tiffany e di A sangue freddo, Truman Streckfus Persons, tra i maggiori scrittori americani del ventesimo secolo con lo pseudonimo di Truman Capote, nacque a New Orleans il 30 settembre 1924.
Le sue opere sono l’ideale fil rouge di un tour da un versante all’altro dell’isola, tra chiese ricche di tesori artistici. Nato a Lacco il 1° gennaio 1697, in una famiglia benestante con varie proprietà terriere, Alfonso Di Spigna fu allievo di Francesco Solimena e, da ragazzo, trascorse a Genova sette anni decisivi per la sua formazione.
L’artefice del meraviglioso Cristo velato, Giuseppe Sanmartino, nacque a Napoli nel 1720. Fu allievo dell’artista Matteo Bottiglieri e si dedicò fin dall’inizio soprattutto alla scultura. Le prime notizie di lui lo identificano come autore di due statue nella cattedrale di Monopoli dal 1747.
A lungo confuso con un Cesare Calense di Lecce, per via della firma latinizzata Caesar Calensis che utilizzava solitamente, Cesare Calise fu in realtà un pittore originario di Forio d’Ischia, dove il cognome Calise è largamente diffuso.
Autore versatile e prolifico, ottimo direttore d’orchestra, William Turner Walton era nato in una famiglia di musicisti il 29 marzo 1902, a Oldham in Inghilterra. Corista nelle chiese, a soli dieci anni fu chiamato nel coro della cattedrale dell’università di Oxford e in quel periodo cominciò a studiare composizione da autodidatta e a comporre un quartetto con pianoforte.
Di tutti gli eremiti che nei secoli si sono ritirati sull’Epomeo, la storia di Giuseppe d’Arguth o Nargouth è sicuramente particolare. E cominciò sul Castello, di cui il fiammingo fu governatore e capitano comandante della guarnigione fino al 1754, quando decise di lasciare i prestigiosi incarichi per cambiare vita e diventare anacoreta sulla vetta di pietra verde che domina l’isola.
Generale, vicerè di Palermo, a portarlo a Ischia erano state le famose acque termali da cui si aspettava di trarre beneficio. E così fu, ma abitando a Testaccio, da dove era difficile raggiungere l’acqua di Olmitello, utile per i suoi problemi, decise di far costruire una strada per collegare Testaccio alla spiaggia dei Maronti, su cui sbocca proprio la fonte di Olmitello.
Fino al 1854 il porto di Ischia era un lago di origine vulcanica, che solo una stretta striscia di sabbia separava dal mare. Al suo interno s’innalzava un isolotto abitato. Che nel 140 d.C. fu oggetto di una lettera inviata dal giovare Marco Aurelio, futuro imperatore, al suo maestro di retorica, Frontone.
L’alfabeto latino, che ancora oggi utilizziamo come tanta parte della popolazione mondiale, ha la sua origine nell’alfabeto greco in uso nell’isola di Eubea, dalla quale provenivano i coloni che si insediarono sull’isola d’Ischia, da loro chiamata Pithekoussai, intorno al 790/780 a.C.
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