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Il Taurasi DOCG, uno dei principali vini rossi della Campania, prende il nome dall’omonima città nell’alta valle del Calore, importante centro sannita prima e romano poi.
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Tra Furore, Ravello e Tramonti si produce il vino Doc Costa d’Amalfi.
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L’alberata aversana si sviluppa tutta in altezza. Quella dei pioppi su cui si arrampicano le viti di Asprinio, un vitigno a bacca bianca che popola esclusivamente i terreni dell’agro aversano nel territorio di ventidue Comuni.
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Andare per cantine è infatti un’esperienza affascinante, nel cuore della DOC Campi Flegrei, che si riassume nella storia essenziale di due vitigni, la Falanghina e il Piedirosso, coltivati in contesti paesaggistici davvero speciali.
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Il Vesuvio ci ha aggiunto la fertilità del terreno e il risultato sono i grandi vini di queste terre.
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Nella sua “Gatta Cenerentola”, forse la più celebre delle favole raccolte ne “Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerilli”, pubblicato nella prima edizione proprio nell'anno 1634, Giovan Battista Basile cita un elenco di leccornie comprendente anche la pastiera.
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Riccia o frolla, a seconda dei gusti, è la più nota e caratteristica tra le tante leccornie della pasticceria napoletana. E ha una illustre e ghiotta antenata. Più antica di due secoli, molto simile nella forma come nel dolce e aromatico ripieno.
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Bianco d’uovo, miele, nocciole o mandorle. Sono gli ingredienti base di una delle eccellenze di Benevento, tanto antica che il poeta romano Marziale già la segnalava tra i prodotti caratteristici della città.