Per gli antichi popoli italici era un fiume sacro. E sulle sue sponde innalzarono santuari come quello di Demetra a Teano. Il Savone nasce intorno ai 600 metri di altezza da alcune sorgenti nella caldera del vulcano spento di Roccamonfina.
Con oltre 1500 chilometri quadrati di superficie il massiccio calcareo del Matese si estende a cavallo tra il Molise e la Campania e rientra nel territorio di quattro province.
Nasce nel Frusinate dalla confluenza tra il Liri, che prima attraversa Abruzzo e Lazio, e il Gari, che nasce a Cassino e spesso viene chiamato Liri-Garigliano. Dal punto in cui i due corsi d’acqua originari si uniscono, per gran parte dei 38 chilometri che lo dividono dal mare, il Garigliano segna il confine naturale tra Lazio e Campania.
Nel nord-est della Campania felix, separato dall’Appennino campano dalla valle del medio Volturno, s’innalza il massiccio dei Monti Trebulani, noti anche come Colli Caprensi.
E’ un lago artificiale, creato negli anni Sessanta del secolo scorso per alimentare la centrale elettrica di Capriati al Volturno.
Sulle sue rive crescevano le viole e per questo i greci lo chiamavano Clanis. Il Clanio nasce sui Monti Tifatini.