Le maestose vestigia di Paestum non erano lontane. E, frequentando quella zona, non passò inosservato a re Carlo di Borbone il grande bosco di Persano, che si estendeva nella pianura percorsa dai fiumi Sele e Calore Lucano ed era ricco di selvaggina.
La ricca biblioteca del convento di Santa Maria della Pietà, nella campagna fuori dal borgo di Vatolla, rappresentava per lui un richiamo irresistibile.
Provenivano dalla Catalogna, i Ripoli, ricchi mercanti arrivati a Pollica in epoca aragonese.
Uno sperone di roccia tra il monte Alburno a nord e il monte Vesole a sud, a dominare la valle del Calore Lucano. Una posizione ideale, naturalmente protetta, che non era sfuggita ai primi abitanti di quella regione, di origini etrusche, e che in seguito attirò l’attenzione anche dei greci di Poseidonia.