Ė il gioiello che il tempo ha meglio custodito della pregevole eredità storico-archeologica dell’antica Nuceria Alfaterna.
E uno dei battisteri paleocristiani più antichi e importanti del mondo. Dedicato a Santa Maria Maggiore, ma più frequentemente indicato come “La Rotonda”, facendo riferimento alla forma circolare che lo contraddistingue, evidenziandolo tra tutte le altre strutture vicine che compongono il complesso monumentale della località San Clemente, a Nocera Superiore. Nei pressi del sito dove sorgeva il preesistente foro della Nuceria romana, tra le principali città della Campania e con una storia già molto antica, iniziata nel VII secolo a.C.
Nuceria contava, dunque, già tredici secoli di vita quando con tutto l’Agro nocerino fu teatro nel 552 della pagina decisiva della sanguinosa guerra greco-gotica. Per due mesi l’esercito imperiale guidato dal generale Narsete e quello ostrogoto sotto il comando del re Teia stettero accampati nella pianura, separati dal fiume Draconte. Lo scontro decisivo, la famosa battaglia dei Monti Lattari, che si svolse nel mese di ottobre, vide prevalere l’esercito bizantino e segnò il passaggio dell’intera Penisola sotto il controllo dell’Impero Romano d’Oriente.
Ormai nel regno di Giustiniano I, Nuceria visse una fase di ricostruzione durante la quale fu edificato un nuovo battistero collegato a una nuova cattedrale, giacchè la città divenne sede vescovile e la rimase fino al IX secolo. Se di quella cattedrale non sono state ancora rinvenute testimonianze tangibili, la struttura magnificamente conservata del battistero ha consentito di rilevare al di sotto di esso e dell’attuale piano stradale resti di notevole valore di un precedente edificio termale di epoca imperiale del II-III secolo d.C. E nella costruzione, peraltro, furono utilizzati molti materiali di spoglio, provenienti da templi e strutture di epoca romana.
A pianta circolare, l’edificio sacro nocerino è formato da due ambienti principali concentrici. Quello centrale presenta una sequenza di quindici coppie di colonne di marmi pregiati di provenienza africana – in particolare, verde cipollino, breccia d’Aleppo e giallo di Numidia – che appartenevano originariamente al teatro della città, mentre quelli tra i capitelli corinzi che sono decorati con dei delfini erano parte dell’antico tempio di Nettuno. Le colonne sostengono una grande cupola di ben 12 metri di diametro e 15 di altezza, che rappresenta un raro esempio di architettura post imperiale giunta fino a noi, avendo resistito nei secoli anche a diversi terremoti.
Tutt’intorno al corpo centrale si sviluppa un deambulatorio ad anello coperto da una volta a botte, che è elemento fondamentale per la statica della cupola. Con quel secondo ambiente, che si interrompe in corrispondenza del presbiterio, il diametro complessivo dell’edificio raddoppia, raggiungendo i 24 metri. Al centro dell’edificio è posta il fonte battesimale, di forma ottagonale all’esterno e circolare all’interno, che con i suoi 7 metri di diametro è la seconda più grande in Italia, dopo quella del battistero della basilica di San Giovanni in Laterano, la Cattedrale di Roma. La vasca di Nocera è abbellita da 16 lastre di marmo, che recano decorazioni con simboli cristiani alternati a motivi geometrici, anticamente colorati con pasta di stucco. S’innalzano ai lati due colonne di marmo bianco, che in origine dovevano sorreggere un tiburio, ovvero un elemento architettonico che racchiude e/o copre una cupola e che era largamente usato nelle costruzioni di epoca bizantina. La grande vasca rendeva possibile il battesimo per immersione dei catecumeni.
In una cappella laterale si trovano affreschi trecenteschi, raffiguranti scene dal Vangelo, che sono stati attribuiti al napoletano Roberto d’Oderisio, allievo di Giotto e tra i massimi esponenti della pittura napoletana del Trecento. In un’altra piccola cappella, si trova sulla volta un affresco del Cristo Pantocrator è dipinto sulla volta, mentre un altro dipinto propone una rarissima scena del bagno del neonato Gesù.
L’intitolazione del battistero e dell’intero complesso religioso di Nocera alla Madonna di Santa Maria Maggiore è giustificata dalla raffigurazione di quella Madonna con il Bambino in un bassorilievo in stucco policromo della prima metà del Cinquecento, collocato alla sinistra dell’altare.
Nell’abside e nel deambulatorio, gli scavi archeologici hanno evidenziato sotto l’edificio attuale mosaici a disegni tardogeometrici e floreali di edifici di età romana del II e III secolo d.C.
Dell’edificio del battistero fa parte anche un ambiente su due livelli, che svolge funzione di Antiquarium, in cui sono custoditi reperti di epoca romana trovati nelle vicinanze o in altri siti dell’antica città. Dell’esposizione fa parte anche un’interessante collezione di stampe e disegni antichi.
La Rotonda rientrava tra le mete dei viaggiatori stranieri del Gran Tour che si spingevano al sud, tra cui personaggi illustri come Andersen e Re Gustavo VI di Svezia e artisti quali Théodore Duclère e Giacinto Gigante.
Il Complesso Monumentale di Santa Maria Maggiore
Accanto al battistero, nel 1296 fu costruita la Congregazione di Santa Caterina di Alessandria del 1296, di forma trapezoidale, che oggi si trova al di sotto della strada di circa 2 metri e mezzo. La parte superiore fu rasa al suolo nel XVII secolo, in occasione della costruzione di una cappella più ampia che venne intitolata ai martiri e, tra essi, Santa Caterina di Alessandria fu scelta come patrona della Confraternita di Santa Maria Maggiore.
Il battistero forma un complesso unitario con la chiesa parrocchiale ottocentesca, di cui svetta contro il cielo l’alto campanile, la chiesa della Congrega di Santa Caterina d’Alessandria, il giardino dietro il Battistero e i ruderi dell’ospedale istituito per i pellegrini nel Medio Evo.
Apertura per le visite ore 9.00 – 12.00 giovedì, venerdì, sabato e domenica
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