(l’amaro) è lo pseudonimo di Aleksej Maksimovič Peškov, che nacque a Niznij Novgorod il 28 marzo 1868. Rimasto orfano da piccolo, fu cresciuto dalla nonna alla cui morte, appena diciannovenne, tentò il suicidio, per poi mettersi in viaggio a piedi per cinque anni, raggiungendo ogni angolo della Russia e facendo i più diversi lavori per mantenersi.